...Oggi voglio raccontarvi una piccola leggenda sulla provincia di Padova... sapete perché a Padova esiste il Canton del Diavolo anche detto il Canton del Gallo? Nell’antichissima e suggestiva cantina sotterranea del Monastero di Urbana sembra avvenissero vicende misteriose, sconosciute perfino all’abate. In questa cantina esiste ancora una botola che conduce a un passaggio segreto, oggi non più percorribile, che un tempo veniva utilizzato dai frati, che travestiti e armati con il favore delle tenebre compivano scorribande e abusi su giovani fanciulle e donne del villaggio. La Sacra Inquisizione, venuta a conoscenza della cosa, fece nel 1646 ricavare nella cantina una prigione per i frati inquisiti e ritenuti colpevoli. Altra leggenda che in città si tramanda di padre in figlio narra come, nei pressi del fiume Fratta nella casa dei Carpiati, alla “Marabia”, si ballasse molto spesso. Una bella ragazza cui piaceva molto la danza, in una di queste serate confidò alle amiche: “a go tanta voja de balare cà balaria anca col diavolo, sel vegnesse”. Un istante dopo bussarono alla porta. Entrò un signore molto distinto, elegantemente avvolto in un mantello nero, che nessuno aveva invitato. Per tutta la sera ballò con la ragazza. A un tratto gli invitati si accorsero che lo sconosciuto aveva zampe di gallo al posto dei piedi! Lo spavento fra i presenti fu grande: era il diavolo, invocato dalla ragazza. Alcuni, allora, corsero a cercare un prete, per scacciare il maligno intruso. Il primo arrivato provò con benedizioni e preghiere in latino; ma il diavolo beffardamente non se ne andò. Il secondo intervenne inutilmente, quindi un terzo, un quarto, un quinto e un sesto si prodigarono invano. Giunse finalmente un prete, piccolo e gobbo, che sapeva togliere il malocchio e ritrovare le cose smarrite. Pregò e asperse d’acqua benedetta il demonio, che finalmente, con una zaffata diabolica, scomparve in una nuvola nera. Sta di fatto che il luogo che fu teatro di questa vicenda ancor oggi è chiamato Canton del diavolo o Canton del galo.....
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